venerdì 20 luglio 2012

Strage a Denver alla prima di "The Dark Knight Rises"

Non vorrei mai mettere mano alla tastiera per scrivere di queste tragedie, momenti così bassi nella storia del genere umano, da suscitare lacrime e cordoglio anche a millemila miglia di distanza. Doveva essere una festa, l'uscita del terzo e ultimo capitolo della saga dell'uomo-pipistrello magistralmente diretta da Nolan, doveva appunto, ma non lo sarà. Quando varcheremo le soglie della sala, in trepidante attesa di quel momento atteso a lungo, il pensiero sarà sempre rivolto a quelle sfortunate anime, che, come noi, hanno assaporato ogni trailer, ogni campagna virale, ogni foto rubata dal set, ogni intervista e tutti gli speciali, di questa saga che ha riportato agli antichi splendori un eroe, ultimamente parecchio bistrattato.
La mente non può che viaggiare a quei momenti e rimarrà per sempre il ricordo, alla cicatrice indelebile che segnerà il volto di Denver e a quei fan che volevano solamente passare una serata indimenticabile, insieme al loro eroe di sempre.

martedì 17 luglio 2012

Metropolitan Re-Make

Nella splendida cornice di Punta Secca, Valentino Fiammetta e Cinzia Incorvaia, futuri fashion designers, hanno deliziato il pubblico presente, con uno sfoggio di arte moderna, sbalorditiva nell'organizzazione e nella cura dei particolari dei capi indossati da modelle non professioniste, che hanno retto magnificamente la passerella.
Un'ambientazione semplice e per questo unica, un trucco che ricorda il teatro kabuki e un impatto visivo, degno delle grandi firme; Tutto questo è il Metropolitan Re-Make. Tributo genuino all'arte, con un diligente uso dei materiali di riciclo e un sapiente contrasto tra il tema underground della sfilata e la semplicità rurale della cornice.

Ecco a voi lo shooting dell'evento a cura di Fabiola Castania.











lunedì 18 giugno 2012

Qwertee.com ti veste geek!

Siamo tutti inguaribili geek, chi più chi meno, e se hai un poster di Spiderman, non ti fai mancare Dylan Dog dall'edicolaio di fiducia, o prima che il tuo amico ci provi con la figacciona della serata, gli rivolgi un incoraggiante "che la Forza sia con te", ti do ufficialmente il benvenuto tra i ranghi.
Tranquillo, essere geek ha una valenza diversa da quella che aveva in passato. Inizia a dissipare quel balloon di pensiero raffigurante la persecuzione dei Tri-Lambda ne "La rivincita dei nerds", perchè un geek (e un nerd, perchè no) non è niente di tutto questo.
Immaginati come un tipo normale, il campionato la domenica, il locale del sabato sera, la ragazza più bella di te, il lavoro corporativo etc etc, con una sola differenza: hai una grande fantasia, ti piace usarla e, soprattutto, sai come usarla.
Non meravigliarti di vedere in fumetteria ragazze, anziani, tipi col borsone da palestra e la 24 ore con tanto di combinazione; abbiamo tutti bisogno di evadere dalla realtà, di immaginare, reinterpretare e reinventare, perchè in fondo usiamo il 10% del nostro cervello, ma con la fantasia possiamo spingerci verso percentuali ben più elevate.
Sto divagando lo so; ho perso il filo del discorso dite? oppure ho solo sbagliato il titolo? nulla di tutto ciò, miei esimii lettori, poichè il Geek moderno esige anch'esso i suoi vizi e Qwertee.com, ci fornisce l'ambrosia tanto attesa.
Un sito particolare, un obiettivo altrettanto particolare: venire incontro ai bisogni vestiari del Geek 2.0, spendendo cifre relativamente modiche.
Qwertee.com, propone quotidianamente T-shirt (versione uomo e versione donna), raffiguranti emblemi reinterpretati in chiave post-moderna,satirica,minimal o estremamente nerd, del mondo geek, con attenzione per i particolari soprendente, che hanno fatto e faranno felici molti fan.
Il meccanismo è semplice, ogni giorno viene proposta un T-shirt, che rimarrà disponibile solo per 24 ore al prezzo di 10 euro e 12 euro per le successive 24; ma non disperate, se vi foste persi una T-shirt, potete sempre votarla, affinchè venga riproposta, quindi tenete sempre d'occhio il sito e non lasciatevi sfuggire l'ultimo affare.
Geekizza il tuo guardaroba, perchè è inutile nascondersi...sappiamo che sei uno di noi.

giovedì 14 giugno 2012

La rivelazione

Aveva già visto un'intera stirpe cadere, immortali perire, eterni trasformarsi in polvere. La sua storia dimenticata, il nome disperso tra le cronache di una guerra lontana, per molti mai avvenuta, di cui gli echi si erano affievoliti, fino a sparire.
Un Dio errante, nel mondo dei comuni mortali, ignari della sua esistenza, impegnati ad edificare imponenti città, la cui tecnologia aveva reso inutile appellarsi ad entità eteree, i cui riferimenti si trovavano solo nei libri di fiabe.
 
Giunto ai cancelli di Port Orange, città-stato emblema mercantile e commerciale, vide un uomo incappucciato venirgli incontro; avanzava con passo lento e aveva il volto parzialmente coperto. Decise di non soffermarsi tanto sulle sensazioni nostalgiche che quella figura gli suscitava e con passo fermo proseguì fino ad accorciare metro dopo metro la distanza che li separava.
In prossimità di quella figura,sentì il tempo fermarsi, le caduche foglie e gli uccelli nel cielo, sospesi. L'enigmatica presenza, all'apparenza così sconosciuta, ma incosciamente parte di lui,di ciò che è o era stato, avanzò fino a oltrepassarlo, e con tono solenne gli  sussurrò: "Nulla è cessato...ciò che eri, non è stato dimenticato, la caduta degli Dei,non era che un inizio; la vera distruzione, il giusto tramonto, la fine!...attende questo mondo."
Si voltò; tramortito da quello che era accaduto, si voltò e rivoltò in tutte le direzioni; confuso, spaesato, voltava la testa in ogni direzione, ma quella figura era sparita, così come il tempo era ricominciato a scorrere,come se niente fosse mai avvenuto, come se tutto fosse stato un attimo; minuti?no, solo secondi e i cancelli di Port Orange sempre lì, come se quell'uomo fosse solo parte di un illusione creata dalla mente, un sogno, creato ad hoc dal subconscio, che lascia solo vaghe impressioni e malinconici dejavù.
Decise di non badare a niente per ora, e ripreso il passo, raggiunse Port Orange.



Estratto dalle Cronache del Tramonto,Capitolo VII

giovedì 7 giugno 2012

Django Unchained: il trailer!

finalmente online,arriva il trailer dell'attesissimo Django Unchained, ultima creatura di quel Tarantino, emblema della pop culture, che a distanza di tre anni dallo splendido Bastardi senza Gloria, torna in cabina di regia con al seguito un cast d'eccellenza, capitanato da Leonardo Di Caprio e di cui fanno parte anche i premi oscar Jamie Foxx e Christoph Waltz, l'onnipresente Samuel L. Jackson, il redivivo Don Johnson, la bellissima Kerry Johnson e il nostro Franco Nero.
L'uscita della pellicola è prevista negli Usa il 25 Dicembre, mentre in Italia per l'inizio del nuovo anno, ovvero il 4 Gennaio.
Da notare il brano di apertura del trailer, la stupenda "Ain't no Grave" di Johnny Cash.

Villain del giorno: Doomsday

Cosa fareste se il vostro scopo nella vita sarebbe quello di morire,morire e morire ancora, in un processo evolutivo che vi renderà praticamente invincibili?
Doomsday quella risposta l'ha trovata sulla terra, a Metropolis, città protetta dal Superuomo per eccellenza, il flagello dei cattivi, l'indistruttibile Superman.
Violento, incontrollato, potentissimo, con un odio sconfinato per la vita in tutte le sue forme, Doomsday e la sua battaglia per la sopravvivenza trovarono l'apice nello scontro che distrusse mezza america, dove il supereroe simbolo della DC, il kryptoniano Kal-El (nome originale di Superman/Clark Kent), troverà la morte.
Imprigionato dalla famiglia reale di un lontano pianeta, che per prevenire il collasso dell'universo causato dalla sua distruzione, lo rinchiuse in una bara che inviò nello spazio; Doomsday atterrò sulla terra e liberatosi dalla sua prigione, iniziò a seminare distruzione e morte, fin quando la Justice League gli si pose davanti, venendo sbaragliata, in pochissimi minuti.
Toccò a Superman allora, contrapporsi a Doomsday, in uno scontro, che i fan DC ricordano come uno dei più violenti e appassionanti e in cui il supereroe kryptoniano troverà, insieme al suo avversario, la morte.
Nell'universo DC, Doomsday è l'unico, insieme al generale Zod, ad esser mai riuscito a fratturare le ossa di Superman e ad aver spazzato via con facilità le onde Omega dell'altro super-villain Darkseid.
"Il giorno del giudizio", così lo ribattezzò Booster Gold dopo aver visto la Justice League crollare in pochi istanti sotto i colpi di questa efferata creatura, un giudizio che si abbattè inesorabilmente anche su Superman.

sabato 2 giugno 2012

Twitter: il privè di Facebook

Quando hai solo 140 caratteri a disposizione, ci pensi tre(anche quattro) volte prima di postare l'azione che stai compiendo in quel momento seguito dall'inflazionato "time".
Questo è Twitter miei cari lettori, microblogging emblema del web 2.0, in cui solo la scrittura efficace, radente e concisa, riesce ad ergersi tra la moltitudine di "beliebers" e gli orrori ortografici di una Melissa Satta qualunque.
Social Network, nato da un'idea di Jack Dorsey, tra un morso a un taco e due dondolii in altalena, è, da subito, diventato popolarissimo negli Stati Uniti, dove la sua rapidissima ascesa, unita alla semplicità d'uso, sta intaccando il predominio, prima di allora considerato assoluto, del fratello maggiore Facebook.
La popolarità di Twitter si è accresciuta notevolmente, grazie all'elevato numero di esponenti  dello showbiz, della politica, dello sport e dell'arte che ne fanno un quotidiano (ab)uso, attirando migliaia di fan, i quali followandoli(seguendoli) possono tenersi costantemente aggiornati sulle attività,le perle e perchè no, le stupidaggini, twittate dai loro vip.
Elemento cardine di Twitter sono sicuramente gl hashtag(#), unica via per rendere i propri tweet visibili alle migliaia di altri utenti e, di conseguenza, aumentare i propri "followers".
Tra gli hashtag più in voga, sorvolando su quelli di bieberiana essenza, annoveriamo senz'altro il #sapevatelo di fiorelliana invenzione, il #FF - letteralmente "Follow Friday"- utile hashtag per "sponsorizzare" gli account di chi si ritiene interessante abbastanza da meritarlo, il #twittamidinotte per i twittatori nottambuli e ultimo, ma non meno importante, il #asuainsaputa, cui lascio immaginare il riferimento.
Balzato prepotentemente in cima alle preferenze delle centinaia di migliaia di utenti, stanchi del solito vecchio Facebook, che tra spam per giochi, applicazioni inutili e una minor tutela della privacy, ha incentivato i più intraprendenti ad iniziare un attività di microblogging su twitter, spesso con risultati sorprendenti, tanto da indurre un utente, di mia conoscenza, a twittare: "Twitter è il privèe di Facebook".

mercoledì 30 maggio 2012

Villain del giorno: Deathstroke

Versione DC del popolarissimo antierore Marvel Deadpool, Deathstroke è uno dei villain più temuti dell'universo di Superman and co., nonchè arcinemesi di lunga data dei Teen Titans.
Slade Wilson, era un soldato dell'esercito, che si sottopose ad una serie di esperimenti dovernativi, che avrebbero dovuto renderlo immune al siero della verità.
Alla fine dei trattamenti, i suoi sensi e le sue abilità crebbero notevolmente, a scapito, però, del suo equilibrio mentale.
I suoi memorabili scontri con i Titans, cominciarono quando uno dei suoi figli, Grant(l'altro è Joseph, ovvero il membro dei Titans, Jericho), noto come Ravager fu assunto tramite contratto per eliminare il supergruppo e data l'impossibilità dello stesso di farlo, Deathstroke subentrò al suo posto.
I poteri di Deathstroke lo rendono un mercenario temibilissimo e uno dei combattenti corpo a corpo più pericolosi dell'universo DC, al pari di Batman (che ha sconfitto parecchie volte nel combattimento uno contro uno), Nightwing (Dick Grayson) e Green Arrow. Può inoltre servirsi, in qualsiasi momento del 90% del suo cervello, il che lo rende un genio della strategia. Deathstroke possiede un fattore di guarigione velocissimo, ma che ha alcune limitazioni, come il non poter rigenerare l'occhio perduto (Deathstroke ha un solo occhio funzionante) e ricomporre interi arti, oltre a renderlo , durante il lasso di tempo di guarigione furioso e mentalmente instabile. Il suo arsenale di armi è molto vario, egli infatti è un esperto nell'uso delle Katane, delle pistole e dei fucili. Nell'immaginario DC, Deathstroke è visto come uno dei più letali e psicotici criminali, che ha messo più volte spalle i più grandi eroi, da Batman ai Titans.

martedì 29 maggio 2012

Un solo pensiero...

Un unico pensiero, rivolto alle vittime del sisma emiliano e alle migliaia di sfollati, accomunati dall'angoscia e dal dolore, che la natura inesorabile ha scagliato su di loro.
Nessun moralismo, nessuna predica, nessun finto buonismo, ma solo il rischio di risultare scontati.
Alla fine rimane un solo pensiero e tanto basta in momenti in cui il resto è superfluo.








45500 per poter donare 2 euro tramite sms

lunedì 28 maggio 2012

Universi paralleli e linee temporali

Esempio di Wormhole
La teoria degli universi paralleli, che da sempre affascina con le sue numerosissime implicazioni, è ad oggi accettata dalla maggioranza degli studiosi.
Le teorie sul multiverso e sulle dimensioni parallele sono molteplici, ma evitando formule matematiche e lungaggini quantistiche, che non staremo a capire, ecco una breve illustrazione sull'affascinante teoria degli uniL'universo è composto di spazio e tempo, e la materia è il suo contenuto.
Lo spazio rappresenta le dimensioni entro il quale si muove l'universo, il tempo, invece, scandisce il susseguirsi degli eventi. Insieme formano il continuum spazio-tempo.
Semplicisticamente, partendo dal nostro universo, un universo parallelo si genera ogniqualvolta dobbiamo prendere una decisione, in ogni singolo istante della nostra quotidianità, in una possibilità si palesa.
Facendo un pratico, è come se ci trovassimo a scegliere tra un film al cinema o una birra con gli amici, scegliendo una delle due opzioni, l'altra azione si compierà ugualmente ma in un altro universo parallelo.
Uno dei teoremi cardine della teoria del multiverso è: "
Esistono tanti universi quante le infinite possibilità."
Gli universi paralleli, esistono nello stesso spazio ma in un tempo differente, essi si alternano nello spazio a fasi alterne, che è anche quello che ci impedisce di poter transitare da un universo all'altro.
Una via per viaggiare da un universo all'altro potrebbero, teoricamente i cosidetti "wormhole", ovvero i tunnel che si creano con la formazione dei buchi neri, che causa l'elevatissima densità di massa che possiedono, riuscirebbero a distorcere il tessuto spazio temporale, permettendo il transito in un universo parallelo.
Ovviamente, ciò non è pura teoria e la fisica quantistica lo dice chiaramente, ma voi per iniziare, puntate un laser su un vetro, scoprirete che le particelle attraversano il vetro e contemporaneamente rimbalzano fuori, questo testimonia l'esistenza, inconfutabile, degli universi paralleli.

sabato 26 maggio 2012

Inaugurazione Panini Store: Trend Farm c'era

Il giorno che tutti i geek aspettavano, oggi 26 Maggio a Bologna, è stato inaugurato il Panini Store, il primo in italia. Un appuntamento, a cui gli appassionati non potevano mancare.
Il locale, un pò piccolo a dire il vero, si presenta con un stile tutto particolare dedicato principalmente all'universo Marvel, contraddistinto da due modelli 1:1 di Spiderman e un altro sempre a grandezza uomo della Cosa.
Nel locale strapieno, si poteva assistere a dialoghi su quale fosse la migliore versione di Spiderman(regular o ultimate), su i vari albi di Hellboy, sull'album di figurine dedicato agli Europei 2012 e sull'ultimo numero di One Piece.
Il sottoscritto, dopo 20 minuti alle casse, è riuscito ad acquistare il primo volume della nuova testata dedicata a Venom e due poster/locandine dell'ultimo film Marvel The Avengers.






venerdì 25 maggio 2012

I Grandi Crossover: Civil War (a cura di Easy)


"Tu da che parte stai?"

E' così che si presenta a noi, pubblico di marvelliani convinti, l'evento fumettistico degli anni 2000: Civil War.
Ma cos'è Civil War?, direbbe qualche newbe ignorante in materia (probabilmente tutte quelle persone "sane di mente" che non passano la vita a rincorrere l'ultimo numero di Spiderman o di Uncanny X-men).
Beh, Civil War è innanzitutto un Crossover, cioè una serie a fumetti che integra varie testate di una stessa (a volte più) casa editrice e che sviluppa una storia comune a tutti i personaggi. Nella realtà è il 

Crossover, con una "C" talmente maiuscola, che in confronto l'Empire State Building sembra una monetina da 1c. buttata per terra e che nessuno vuole raccogliere. Tralasciando questi improbabili paragoni, mai prima dell'anno domini 2006 la Marvel aveva pubblicato una miniserie tanto "globale"; nessuno ne rimane fuori: dagli imprescindibili Iron Man e Captain America agli improbabili Nottolone e Tipografo, dal principe atlantideo Namor all'eroe marvel per eccellenza Spiderman, senza tralasciare i numerosi supervillains che di tanto in tanto appaiono a disturbare la (poca) quiete dei nostri Supereroi; ma qui i cattivi hanno un ruolo marginale.
Civil War non è infatti la classica battaglia tra bene e male..no signori! Qui non c'è il cattivone di turno che tenta di conquistare, distruggere, annichilire, tormentare e chi più ne ha più ne metta; questa è una guerra civile, una guerra tra buoni per la salvaguardia di un diritto fondamentale: il diritto alla propria identità.
E' questo il tema principale di Civil War, super (e meno super) eroi che si battono per i propri diritti come cittadini di un'America, quella marvelliana, che assume sempre più i toni di una repubblica "dittatoriale" (perdonatemi l'ossimoro ma è una definizione che rende bene l'idea), in cui i nostri eroi si battono per i loro ideali e in cui noi lettori veniamo catapultati attivamente, non più come semplici spettatori, ma come appassionati "tifosi" di una o dell'altra schiera di vigilanti. Questa è a mio avviso la novità principale della miniserie, il fatto che per la prima volta in un fumetto si parli di politica in modo moderno, contariamente alla tipica propaganda che si è sempre avuta da quandole strisce con le nuvolette esistono.
In un'epoca in cui i diritti umani sono al centro di mille dibattiti anche il mondo del fumetto non poteva astenersi dal mostrare dei supereroi che per una volta tolgono la maschera e si mostrano per quello che sono: persone. Persone con le loro idee, le loro debolezze, ansie e difetti. Eroi che adesso sono più simili a noi e non sono più inarrivabili.
Scrivendo questo pezzo ho volutamente fatto a meno di svelarvi la trama e spoilerare più del dovuto (eh sì, anche io amo il linguaggio Nerd). Vi basta sapere che nella cittadina di Stamford (Connecticut) un gruppo di giovani supereroi (i new Warriors) causano la detonazione della bomba umana (Nitro). Quest'incidente, che spazza via mezza cittadina facendo 600 vittime civili, da l'avvio alla serie di eventi che porterà all'approvazione dell'Atto di Registrazione dei Superumani, per cui ogni eroe mascherato dovrà registrarsi, rendere pubblica la propria identità e combattere (se desidera) come forza al servizio della Nazione. Ciò ovviamente porterà alla creazione di due schieramenti: pro e contro la registrazione. Immaginate che tra supereroi non potrà di certo regnare la pace (eh eh eh) e che di certo una guerra del genere non può non stuzzicare il vostro appetito.
Beh, allora seguite il mio consiglio: smettetela di cinguettare o di postare improbabili stati sui vari social networks, uscite di casa, recatevi nella fumetteria più vicina e cercate gli inconfondibili albi con la scritta CIVIL WAR..non ve ne pentirete!


                                                                                  Easy.           

giovedì 24 maggio 2012

Nostalgicamente a 8 e 16-bit

Alzi la mano chi non ha mai cercato di condurre quel celebre stereotipo di idraulico italo-americano, dalla sua amata principessa, cercando di sconfiggere fastidiosissimi mostriciattoli e letali tartarughe, con il solo aiuto di un fungo per la crescita e di una stella.
 
La nostalgia per quei personaggi in 2D, per le loro avventure strampalate, le loro storie semplici e la voglia di non prendersi mai sul serio, come del resto l'infanzia e l'adolescenza di chi ha vissuto di persona quel periodo, in cui una consolle riuniva tutti e i tentativi di Link di liberare Zelda, diventavano topic del giorno, anche tra chi, non era mai stato considerato geek.
Giochi semplici, come Frogger, in cui il giocatore doveva condurre lo spaesato ranocchio attraverso il traffico di un autostrada fino ai cespugli dall'altro lato, che rappresentavano la salvezza. Domandarsi il perchè quello sperduto ranocchio avesse il bisogno di attraversare un'autostrada era, ovviamente, superfluo e inutile.
Guardiamo nostalgicamente ai vari Asteroids e Qbert; odiavamo a morte quella scimmia lancia barili di Donkey Kong,passavamo ore a giocare a Mother ed Earthbound(forse i capostipite degli RPG moderni), ci perdevamo tra i livelli di Castlevania e sfidavamo gli amici a Track and Field.
Giochi, che ancora oggi, rimangono leggenda, come non dimenticare i primo Game Boy, che ho vissuto tramite giochi come Hudson Hawk, Doctor Mario,il Tetris(leggendarie le sue musiche) e i Gremlins.
gli spunti più interessanti le offrivano le sale giochi di una volta, semplici e funzionali, con giochi storici come
amb la saga di Metal Slug, Puzzle Bobble, i memorabili giochi di calcio molto poco reali e i mitici Street Fighters e King of Fighters.
Tutti ricordi che adesso vivono tramite emulatori per pc e consolle in vendita su ebay a prezzi esorbitanti.
Una generazione che ha vissuto tutto a 2D, dove tutto era più spensierato e le pretese erano poche o nulle.
Ci piace ricordarli così, agli albori, riprendere di tanto in tanto qualche livello rimasto in sospeso e rivedere vecchi personaggi, perchè in fondo tutti ci hanno insegnato qualcosa, persino Pac-Man.



"I video giochi non influenzano i bambini.
Voglio dire, se Pac-Man avesse influenzato la nostra generazione,
staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche
e ascoltando musica elettronica ripetitiva"

Kristian Wilson, Nintendo Inc, 1989

Una repubblica fondata sullo stage.

Lo sforzo di ogni giorno per eccellere trascendendo i propri limiti, notti insonni, la voglia di una vita migliore, di stabilità, il ricordo di quei giorni a rimuginare sui progetti nati durante i giorni passati al liceo, tutta la determinazione che si infrange sul muro del "le faremo sapere..." tanto caro agli head hunters in sede di colloquio.
Il sistema degli internship(così come quello dei tirocinii universitari e del praticantato), appare, quasi palesemente, come un veicolo di sfruttamento del giovane neo-laureato, che diventa strumento,per poter sgonfiare alcune voci in sede di bilancio.
Le promesse,fatte in luogo di presentazione dell'offerta di stage, appaiono l'ideale per un giovane da poco laureato, la cui esperienza pressoché nulla, lo induce a guardare con relativo ottimismo alle prospettive che un'esperienza aziendale può offrire.
Tutto ciò, si scontra con l'amara realtà manifestatasi in sede di colloquio o tramite lapidarie e preconfezionate mail, in cui si invita il candidato ad un ulteriore colloquio(nella migliore delle ipotesi), dove verrà spiegato come al termine del periodo formativo, l'assunzione resti improbabile, dato l'alto(altissimo) numero di stagisti che l'azienda è stata costretta ad assumere e di cui solo una piccola percentuale, in possesso dei fantomatici requisiti richiesti, riesce a strappare un contratto al termine dei sei mesi(nove mesi,un anno,fate voi).

I confini tra la verità e la barzelletta diventano ancora più incerti, quando dalle HR non arriva neanche la classica mail di risposta con scritto: "la ringraziamo per aver risposto all'annuncio, le posizioni sono attualmente tutte occupate, terremo il suo curriculum in database, che in attesa di future offerte lavorative, la invitiamo ad aggiornare frequentemente."
Il punto di non ritorno, la classica favola della casa di marzapane nel bosco, che tutti i bambini sognano, salvo poi trovare all'interno la strega mangiabambini, pronta a metterti all'ingrasso, per poi poterti mangiare.
Sorvolando sul breve excursus favolistico(di cui a priori mi scuso), resta la voglia di voler dare un giudizio lucido, che non entri in tecnicismi che il lettore non riesca ad interpretare o che mal volentieri sopporti,ma, forse, è impossibile dare un giudizio super partes(come è da sempre mio obiettivo), quando della questione si sa troppo o troppo poco.

Le 100 donne più belle del 2012 di Maxim, in 100 secondi

Eccole, le 100 bellezze del 2012 secondo la rivista Maxim, che incorona vincitrice la Top Model israeliana Bar Rafaeli.
Le sorprese, ovviamente, non mancano, con escluse eccellenti quali, Heidi Klum, Reese Witherspoon, Alison Brie, Diane Kruger, Gemma Arterton, le nostre Monica Bellucci e Violante Placido o l'inserimento di nomi che faranno storcere il naso a molti, quale quello di Amanda Knox.

 








Di seguito il video, da gustare tutto d'un fiato


mercoledì 23 maggio 2012

Villain del giorno: Carnage

Per la rubrica Villain del giorno,non potevamo non iniziare con uno dei personaggi più brutali e violenti dell'universo Marvel,ovvero Carnage.
Carnage è il frutto dell'unione tra il simbionte, l'organismo parassita alieno causa della nascita di Venom(Eddie Brock),e uno psicopatico serial-killer che risponde al nome di Cletus Kasady.
Dopo numerosi omicidi, Kasady, viene finalmente catturato e incarcerato a Ryker's Island, dove il suo compagno di cella finisce per essere nientepopodimenoche Eddie Brock, ovvero quel Venom, che in non poche occasioni ha inflitto sonore sconfitte a Spiderman.
Kasady viene in contatto con il simbionte, quando questi ritornato improvvisamente al capezzale di Brock(che Kasady meditava di uccidere) e riunitosi a lui, lo aiuta ad evadere dal carcere, non prima però di aver dato vita ad un figlio(il simbionte può riprodursi asessualmente), che infetta e si lega a Kasady tramite una ferita.
Così il neonato Carnage evade ed inizia a lasciarsi alle spalle una striscia di morte e distruzione, che da solo, nemmeno Spiderman è capace di fermare. Sarà necessario, infatti, lo sforzo congiunto di Spiderman e di un redento Venom, che tramite le onde sonore(vero punto debole del simbionte), metteranno fine al massacro di Carnage, il quale viene catturato e portato a Ravencroft, dal quale, però, evaderà poco dopo.
Carnage è dotato di un potere che lo rende più forte di Venom e Spiderman messi assieme, e soffre di un insano odio verso il padre,Venom per l'appunto, inducendo più volte quest'ultimo ad allearsi alla sua arcinemesi Spiderman nel tentativo di ucciderlo.Possiede inoltre le stesse caretteristiche del simbionte originale, potendo liquefarsi e rendersi invisibile, potendo usare i filamenti come ragnatele e avendo un fattore rigenerativo velocissimo.
Carnage ha a sua volta un figlio, Toxin, che essendo più forte di lui, ha richiesto una sua alleanza con Venom, nel tentativo(non andato a buon fine) di ucciderlo.
Carnage è sicuramente uno dei villain più forti e malati dell'universo Marvel, la sua sete di sangue e morte è impareggiabile e le sue azioni sono dettate dall'odio puro, che lo rende subdolo e implacabile.

martedì 22 maggio 2012

Facebook trema: il boom tanto atteso,non arriva.

Non molti ci avrebbero scommesso e del resto,niente lasciava presagire un avvio così deludente, per il social network di Mark Zuckerberg.
L'aria che tirava, già alla fine del primo giorno, non era certo delle migliori. Il titolo al 18 Maggio, infatti, aveva chiuso in sostanziale pareggio con un prezzo di apertura,per azione, di circa 38 dollari.
Le avvisaglie della debacle si sono trasformate in realtà, quando il giorno dopo, il titolo ha perso l'11% chiudendo a circa 34 dollari per azione. Solo l'intervento di Morgan Stanley ha arginato un crollo, che, alla vigilia, sembrava pura fantascienza.
Al centro delle critiche proprio Morgan Stanley, colpevole, secondo i vertici di Facebook, di aver gestito male il collocoamento in borsa e, successivamente, del taglio sulle stime dei ricavi del social network.
a detta di molti, il malumore che serpeggiava tra gli addetti ai lavori, era quello di un eccessiva sopravvalutazione del valore reale della società stessa.
In pratica, il social network di Mark Zuckerberg ha registrato nel 2011 un utile inferiore al miliardo di dollari, mentre si è presentato in Borsa con una presunta capitalizzazione di oltre 100 miliardi di dollari.
Il boom iniziale, che ha contraddistinto la splendida cavalcata di Google e che gli investitori speravano, anzi presumevano, potesse realizzarsi anche per Facebook, si è dissolto con un evanescenza tale da rendere nebbioso il futuro del social network più usufruito al mondo.

...and we're back!

Esatto, siamo tornati.
Tornati da dove ci eravamo lasciati, da quel Dr. Movies, che
con tanta devozione e passione, aggiornava quotidianamente i suoi lettori sulle novità, le curiosità e i personaggi del mondo del grande schermo.
Riprendiamo per ampliare la nostra gamma di argomenti per informarvi e raccontarvi, in chiave attuale e perché no anche in tono geek, quelli che sono i trend, le notizie e i topic di interesse e non(poiché non tutto ciò che piace al sottoscritto, è buono e giusto.Racconteremo le storie, intervisteremo, discuteremo e, si spera, appassioneremo anche.

Trend Farm è online e il sottoscritto vi augura una buona lettura.