sabato 2 giugno 2012

Twitter: il privè di Facebook

Quando hai solo 140 caratteri a disposizione, ci pensi tre(anche quattro) volte prima di postare l'azione che stai compiendo in quel momento seguito dall'inflazionato "time".
Questo è Twitter miei cari lettori, microblogging emblema del web 2.0, in cui solo la scrittura efficace, radente e concisa, riesce ad ergersi tra la moltitudine di "beliebers" e gli orrori ortografici di una Melissa Satta qualunque.
Social Network, nato da un'idea di Jack Dorsey, tra un morso a un taco e due dondolii in altalena, è, da subito, diventato popolarissimo negli Stati Uniti, dove la sua rapidissima ascesa, unita alla semplicità d'uso, sta intaccando il predominio, prima di allora considerato assoluto, del fratello maggiore Facebook.
La popolarità di Twitter si è accresciuta notevolmente, grazie all'elevato numero di esponenti  dello showbiz, della politica, dello sport e dell'arte che ne fanno un quotidiano (ab)uso, attirando migliaia di fan, i quali followandoli(seguendoli) possono tenersi costantemente aggiornati sulle attività,le perle e perchè no, le stupidaggini, twittate dai loro vip.
Elemento cardine di Twitter sono sicuramente gl hashtag(#), unica via per rendere i propri tweet visibili alle migliaia di altri utenti e, di conseguenza, aumentare i propri "followers".
Tra gli hashtag più in voga, sorvolando su quelli di bieberiana essenza, annoveriamo senz'altro il #sapevatelo di fiorelliana invenzione, il #FF - letteralmente "Follow Friday"- utile hashtag per "sponsorizzare" gli account di chi si ritiene interessante abbastanza da meritarlo, il #twittamidinotte per i twittatori nottambuli e ultimo, ma non meno importante, il #asuainsaputa, cui lascio immaginare il riferimento.
Balzato prepotentemente in cima alle preferenze delle centinaia di migliaia di utenti, stanchi del solito vecchio Facebook, che tra spam per giochi, applicazioni inutili e una minor tutela della privacy, ha incentivato i più intraprendenti ad iniziare un attività di microblogging su twitter, spesso con risultati sorprendenti, tanto da indurre un utente, di mia conoscenza, a twittare: "Twitter è il privèe di Facebook".

Nessun commento:

Posta un commento